Il Progetto

Il Progetto DtD, DonneTeatroDiritti, 2012/2013 giunge al suo quarto anno. Il deserto morale, o anche ‘deserto delle relazioni’, causa prima di atti di sopraffazione e violenza, è una delle ragioni scatenanti di questo progetto, che si propone di coltivare un ‘Territorio della Cultura Comunitario’, recuperando una contro-memoria che è stata o viene isolata e si oppone a quella ufficiale, perché dà voce alla storia dei soggetti cosiddetti ‘altri’. Quest’anno, il progetto DtD intende dare rilievo a quelle sensibilità di donne, abili mani e menti trasgressive, che fanno dell’arte il proprio strumento di rivolta contro il Potere, o, viceversa, fanno del Potere la propria arte: le sfide al Potere, o anche le sfide del Potere, attraverso il personale banco di prova di ciascuna, dalla vita al palcoscenico. Scrivono diari, romanzi, biografie e autobiografie, pièce teatrali, rilasciano dolorose testimonianze, diffondono il loro sapere rischiando il linciaggio, ma anche, in epoca antica, arrivano al Potere e rivoluzionano, nel bene e nel male, l’immagine della donna. Parliamo quindi di donne dell’antichità come l’imperatrice Teodora o come la filosofa Ipazia ma anche e soprattutto, giungendo a oggi, parliamo di donne che sfidano la modernità come Elfriede Jelinek, Marguerite Duras e Liliana Segre e molte altre. Attraverso spettacoli, incontri, letture e proiezioni, organizzati in stretta collaborazione fra le diverse associazioni partner del progetto, PACTA . dei Teatri si prefigge di incrementare lo scambio di conoscenze e di stimolare il dibattito. Il programma completo al seguente indirizzo: pacta.org/progetto-donne-teatro-diritti/progetto-donne-teatro-diritti-1

Progetto Donne Teatro Diritti 2013/2014



Donne per un Teatro dei Diritti
ideazione di Annig Raimondi
5° anno
DONNE E POTERE usque ad Expo

PACTA . dei Teatri – Teatro Oscar
 in collaborazione con il Teatro Verdi e Cineteca Italiana – Spazio Oberdan
e con
deSidera, LIS Laboratorio Immagine Sensoriale, Università degli Studi di Milano, Liberipensatori ‘Paul Valery’, Note di Quinta, ScenAperta, Teatro Oscar DanzaTeatro, Trento spettacoli/Arkadis, Ultima Luna-Teatro Invito

Il Progetto DtD, DonneTeatroDiritti, 2013/2014 giunge al suo quinto anno garantendo, attraverso questa continuità, lo sviluppo degli obiettivi previsti. Il deserto morale, o anche ‘deserto delle relazioni’, causa prima di atti di sopraffazione e violenza, è una delle ragioni scatenanti di questo progetto.
Il progetto DtD nasce dalla speranza concreta di cambiare il futuro di bambini, donne e soggetti cosiddetti ‘altri’ di tanti Paesi, interrompendo il legame esistente tra ignoranza, ingiustizia e povertà. DtD è un progetto che unisce, che va condiviso con altre realtà. Per questa ragione, quest’anno ho chiesto a coloro che potevano essere interessati a svilupparlo di unirsi a noi. È il caso del Teatro Verdi e della Fondazione Cineteca Italiana. È soprattutto alle nuove generazioni che ci rivolgiamo, affinché tutto il materiale proposto (spettacoli, film, documentari, dibattiti) costituisca uno strumento di conoscenza. Anzi di più, un insegnamento non solo finalizzato a una sempre maggiore consapevolezza dei propri diritti, ma anche al riconoscimento che a ogni nostro diritto corrisponde il diritto dell’altro, che per noi diventa quindi dovere.               Annig Raimondi
Quest’anno, il progetto DtD si estende e coinvolge al suo interno nuovi partner: il Teatro Verdi di Milano e la Fondazione Cineteca Italiana – Spazio Oberdan. Entrambi presenteranno, all’interno del loro calendario, spettacoli o film che proseguano e sviluppino la linea tracciata da PACTA sul tema DONNE E POTERE. Il Progetto intende dare rilievo a quelle sensibilità di donne, abili mani e menti trasgressive, che fanno dell’arte il proprio strumento di rivolta contro il Potere, o, viceversa, fanno del Potere la propria arte: le sfide al Potere, o anche le sfide del Potere, attraverso il personale banco di prova di ciascuna, come il Potere ha influito sulla vita e sulle opere di donne-autrici, militanti o comunque impegnate, scienziate, scrittrici, artiste o studiose. Scrivono diari, romanzi, biografie e autobiografie, pièce teatrali, rilasciano dolorose testimonianze, diffondono il loro sapere rischiando il linciaggio, ma anche, in epoca antica, arrivano al Potere e rivoluzionano, nel bene e nel male, l’immagine della donna. Il Progetto tematico ‘Donne per un Teatro dei diritti’, partendo da grandi figure e ritratti emblematici di donne, dalle bios-grafie di donne straordinarie e non, ha l'obiettivo non solo di mettere in evidenza l'attualità del loro pensiero, punto di riferimento nella cultura dell'emancipazione e della libertà delle donne dall’antichità fino a oggi, ma anche di ritrovare il filo rosso che ci guida lungo un percorso al femminile che parla di violenza verso i più deboli.

Al Teatro OSCAR parliamo di donne di potere come le regine Maria Stuarda di Scozia e Elisabetta d’Inghilterra (LE REGINE. ELISABETTA VERSUS MARIA STUARDA - 8/25 maggio 2014), donne che il potere ha cercato inutilmente di distruggere e dimenticare come Hana Brady (ULTIMA CORSA – In memoria della Shoah - 28 gennaio 2014), e Alice Herz Sommer (ALICE: 88 TASTI NELLA STORIA - 30 gennaio/2 febbraio 2014), donne che sfidano la modernità con la loro arte e intelligenza come la giornalista Camilla Cederna (NOSTRA ITALIA DEL MIRACOLO - 15/19 gennaio 2014) o la scienziata Rita Levi Montalcini (MeRITA - 27/29 marzo 2014), donne che per il loro solo esistere hanno smosso coscienze e dibattiti (UNA QUESTIONE DI VITA E DI MORTE – Veglia per E.E. – 19/23 marzo 2014).

Incontri, letture e proiezioni, organizzati in stretta collaborazione fra le diverse associazioni partner del progetto, avranno luogo in concomitanza con gli spettacoli per incrementare lo scambio di conoscenze e di stimolare il dibattito.


PROGRAMMA

Dal 15 al 19 gennaio 2014 - TEATRO OSCAR
NOSTRA ITALIA DEL MIRACOLO
uno spettacolo ispirato alla vita di Camilla Cederna
Regia e drammaturgia Giulio Costa
Con Maura Pettorruso
Organizzazione Daniele Filosi
Coproduzione TrentoSpettacoli/Arkadis

Camilla Cederna, scrittrice e giornalista, borghese e proletaria, personaggio controverso del giornalismo italiano, non venne sempre amata e in molti casi osteggiata - Un' apripista senza paura in un mondo che allora era riservato ai soli uomini: ‘Il problema è di essere coerenti con le proprie convinzioni e di difendere i valori morali in cui si crede, cercando di dare alla giustizia un contenuto diverso da quello a cui siamo abituati, cioè la continua incarcerazione degli innocenti.’

In questo spettacolo Camilla Cederna, giornalista di costume e società dal fascismo in avanti, ci racconta una società che cambia a velocità impressionante. Dalla guerra alla Liberazione, dal boom economico agli anni di piombo, dalle televisioni commerciali alle piogge acide, con un’ironia pungente e quanto mai scontata lascia affiorare qualcosa di più profondo, concreto e universale: l’Italia. O meglio, l’italiano.

      .  domenica 19 gennaio 2014 – h 18,30 - TEATRO OSCAR
Incontro con l’avvocata Ilaria LI Vigni : “I diritti civili nel costume e nella società di ieri e di oggi" . Saranno presenti regista e attori dello spettacolo ispirato alla vita di Camilla Cederna.


Il 28 gennaio 2014 - TEATRO OSCAR
ULTIMA CORSA – In memoria della Shoah
Ideazione di Monica Cagnani
Coreografie Corrado Giordani
Drammaturgia Gabriella Foletto
Ballerini Paola Scarton, Chiara Montanari, Giulia Dimino, Vittoria Franchina, Milla Kyyrö
Attori Vera Di Marco, Andrea Mittero
Produzione Teatro Oscar DanzaTeatro

Hana e George andavano alla scuola pubblica. Erano ragazzi come tanti che si ficcavano regolarmente nei guai e alternavano i normali problemi di tutti i ragazzini ai successi. C'era una sola cosa che li distingueva dagli altri: erano ebrei. Il 15 marzo 1939 le truppe naziste di Hitler occuparono la Cecoslovacchia e la loro vita cambiò per sempre. Letture e coreografie in una sinergia continua tra danza e teatro si alternano narrando l’inizio della guerra, la deportazione, la separazione delle famiglie e in particolare dei due fratelli protagonisti destinati a non reincontrarsi. Uno spettacolo tratto dal romanzo La valigia di Hana di Levin Karen.


Dal 30 gennaio al 2 febbraio 2014 - TEATRO OSCAR
ALICE: 88 TASTI NELLA STORIA
Testo Sonia Colombo
Regia Laura Pasetti - regia musicale Trio Farrenc
Con Sonia Colombo, Trio Farrenc (Laura Faoro, flauto – Maria Calvo, violoncello - Clelia Cafiero, pianoforte)
Produzione Note di Quinta con il patrocinio della Fondazione Memoria della Deportazione

ALICE HERZ-SOMMER, Praga 1903 – vivente, questa straordinaria musicista non ha solo vinto il tempo. Ha anche attraversato indenne le più grandi tragedie del nostro secolo. Nata da una famiglia ebraica benestante di lingua tedesca, a Praga, è riuscita, dopo il tracollo finanziario del padre legato alla Prima guerra mondiale e alla fine dell’Impero austriaco, a diventare una grande concertista. Già nel 1921 i giornali praghesi lodavano senza riserve il suo talento. Il 5 luglio 1943 furono deportati. Destinazione Theresienstadt, Terezìn, il campo di concentramento ceco dove i nazisti rinchiusero gran parte delle élite ebraiche ma soprattutto artisti, musicisti, intellettuali famosi che per i nazisti era problematico far sparire di colpo. Grazie a una straordinaria forza d’animo e soprattutto al suo talento, che le permise di diventare una delle più tenaci e apprezzate concertiste del lager, Alice salvò la vita a se stessa e a suo figlio.
Nella cornice di un’intervista radiofonica una serie di flash back ripropongono le vicende di Alice Herz Sommer, donna e pianista eccezionale, scontratasi con la violenza della Grande Storia (la persecuzione nazista e l’internamento a Theresienstadt prima, la dittatura comunista successiva alla liberazione, la nuova vita nel neonato Stato di Israele) e sopravvissuta grazie alla musica e al suo strenuo coraggio. Vive a Londra e ha 110 anni. Teatro e musica si fondono e ”confondono” in un unico spettacolo dove la scena è riempita solo dalla presenza di un’attrice, di tre musiciste e dei loro rispettivi strumenti: un pianoforte, un violoncello e un flauto.

  • domenica 2 febbraio 2014 - h 18.30 - TEATRO OSCAR
Incontro tenuto dal Prof. Massimo Castoldi, Responsabile didattica e iniziative culturali Fondazione Memoria della Deportazione – ONLUS, con la presenza di Sonia Colombo autrice del testo e gli interpreti della compagnia Note di Quinta


Dal 19 al 23 marzo 2014 - TEATRO OSCAR
UNA QUESTIONE DI VITA E DI MORTE – Veglia per E.E.
di e con Luca Radaelli
Regia Luca Radaelli
Accompagnamento musiche e canto Marco Belcastro
Con il prezioso contributo di Beppino Englaro e del suo libro Eluana. La libertà e la vita, scritto in collaborazione con Elena Nave (ed. Rizzoli)
Produzione Ultima Luna – Teatro Invito

Una vicenda “antica” nel rapporto tra diritti e potere. Una riflessione tanto più necessaria in quanto, al di là delle apparenze, ci troviamo per molti versi nel cuore del costituzionalismo, dei suoi principi di base, affermatisi nel momento stesso della genesi dello Stato di diritto.
In tutte le culture la morte è sempre stata un fatto naturale. Viviamo, invece, in una società che cerca di dimenticarla, occultarla, esorcizzarla. Lo spettacolo propone una veglia laica, dove la ritualità del teatro, ripercorrendo le tappe della vicenda Englaro arrivi a toccare corde emotive trascurate nelle discussioni pubbliche; una riflessione più generale sul nostro rapporto con la morte, con la religione, con la medicina, con la memoria. Canti, brani letterari e poesie accompagnano lo spettatore in questo viaggio, per capire come vita e morte sono le due facce della stessa medaglia.


Dal 27 al 29 marzo 2014 - TEATRO OSCAR
MeRITA - Omaggio a Rita Levi Montalcini
di Cristian Mascia
Regia Oliviero Corbetta
Con Elena Canone, Stefania Rosso e Daniela Vassallo
Produzione Liberipensatori ‘Paul Valery’

Rita Levi Montalcini, giovane ricercatrice che, per ragioni razziali, è costretta nella sua abitazione di Torino dove continua le sue ricerche in camera da letto trasformata in laboratorio. Rita, ovvero la curiosità inesausta verso il nuovo, l’eterodosso, il divergente, la mancanza di ogni traccia di autocommiserazione (per le pur dure vicende prebelliche e belliche che aveva vissuto), rimane in chi l’ha conosciuta un esempio ineguagliato del modo giusto di apprendere e di sfidare i propri limiti, sempre, comunque, e in qualunque condizione.
Un aspetto della lunghissima e straordinaria vita di Rita Levi Montalcini è rimasto un po’ in ombra: il ruolo di primissimo piano che la scienziata torinese riconosceva all’istruzione e all’insieme dei processi educativi. Numerosi scritti di Levi Montalcini hanno come baricentro il discorso sulla conoscenza, non solo perché idealmente dedicati ai giovani, ma per il suo convincimento profondo, una sorta di umanesimo della scienza, che nel sapere e nella conoscenza sta il riscatto della condizione umana, anche quella più disagiata. E non è un caso se la sua attività filantropica si sia concretizza nella sua fondazione che promuove lo studio delle donne africane.
Rita Levi Montalcini, professoressa, premio Nobel per le neuroscienze nel 1986, senatrice a vita: ha carisma, occhi verdi luminosi e morbidi capelli, una voce melodica ed elegante, la schiena dritta e aristocratica, una profonda attenzione per i prossimi. Questa ricognizione poetica offre a tutti la possibilità di scoprire gli aspetti più autentici e intimi di una personalità fuori dall’ordinario attraverso eventi narrativi tratti dai suoi scritti di vita reale ed epistolare o dagli autori da lei frequentati direttamente o nella lettura.

Aprile 2014 – date e titoli da definirsi – FONDAZIONE CINETECA ITALIANA/SPAZIO OBERDAN
proiezione di film legati alla tematica Donne e Potere del Progetto e letture a cura della Compagnia PACTA . dei Teatri

6 Maggio 2014 – UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO, SCIENZE DELLO SPETTACOLO
Incontro con gli studenti in occasione della prima dello spettacolo LE REGINE. Elisabetta vs Maria Stuarda, produzione PACTA . dei Teatri



Dall’8 al 25 maggio 2014 - TEATRO OSCAR
LE REGINE. Elisabetta vs Maria Stuarda                                                      prima assoluta
da Maria Stuarda di Friedrich Schiller
Drammaturgia Paolo Bignamini
Regia Alberto Oliva
Con Maria Eugenia D’Aquino, Annig Raimondi
Musiche Maurizio Pisati
Costumi Nir Lagziel
Scene Giuseppe Marco di Paolo
Disegno luci Fulvio Michelazzi
Produzione PACTA . dei Teatri
Spettacolo inserito nell’abbonamento ‘Invito a Teatro’

Una tragedia storica, un conflitto di potere tra due donne, un intricato dramma romantico. C'è tutto questo nella Maria Stuarda di Schiller, ma c'è anche dell'altro. Tolto ogni appoggio romantico, ogni sostegno, ogni coordinata, resta una storia umana, “troppo umana”. Cose di uomini. O ancora, più duro: cose di donne, che non hanno tempo, non hanno spazio. Sospesa e, quindi, riavvicinata, la storia perde la lettera maiuscola ma scava nel nostro io: se questa discesa saprà essere dolorosa, allora avrà un senso non solo estetico, ma esistenziale, raccontare con altre parole questa stessa vicenda. Lo spettacolo vedrà contrapporsi sulla scena la grandezza dello scontro tra queste due straordinarie Regine e la loro bruciante verità umana: due modi di essere donne al potere. 

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